Prostata, la sedentarietà fa male e l'esercizio fisico è mirato

Si sta a lungo seduti alla scrivania e ci si consola con il cibo.

Questa alterazione dei ritmi va mitigata il più possibile. La prostata soffre la sedentarietà. Per cui sarebbe buona regola evitare giornate “sul divano” commenta Walter Artibani, segretario generale della Società italiana di urologia. Da qui, il suggerimento agli uomini di cominciare a imparare alcuni esercizi capaci di migliorare il controllo della vescica e la salute della prostata. L’attività fisica moderata tre volte a settimana, secondo gli specialisti, può essere svolta a casa con un tappetino e due bottiglie di acqua da 0,5, 1, 1,5, 2 litri. Le bottiglie devono essere utilizzate come pesi: aiutano a rinforzare braccia, spalle e schiena. Se si abita in un condominio sarebbe buona regola salire e scendere le scale, proteggendosi con la mascherina, almeno un paio di volte al giorno. Esistono poi degli esercizi specifici. «Consistono nel contrarre i muscoli del pavimento pelvico – spiega Artibani – tenendoli in tensione per qualche momento e poi rilassandoli. Svolgendo regolarmente questi esercizi si rendono più tonici i muscoli di questa zona. Possono essere eseguiti ovunque e in qualsiasi momento». Questi muscoli sono quelli che entrano in funzione quando interrompi il flusso di urina improvvisamente. Non tutte le attività fisiche sono salutari per la prostata. Ricordiamo di evitare gli sport che causano urti o colpi eccessivi alla zona interessata. Alcuni, quelli che richiedono di stare seduti a lungo, non sono indicati per chi è considerato a rischio. Ad esempio il ciclismo (anche se esistono selle apposite), il canottaggio (stare seduti a lungo non aiuta la prostata), l’equitazione (gli urti costanti sul perineo possono danneggiarla). Si tratta di attività che possono aumentare la pressione sulla prostata ingrossata.

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