Per i medici è uno spasmo, una contrazione involontaria della muscolatura striata. Per noi è il crampo che, improvvisamente, ci prende al piede come al polpaccio dopo un allenamento, mentre camminiamo ma anche nel sonno. La caratteristica del dolore è l’intensità, con un senso di microparalisi che ci impedisce di muovere per un po’ gli arti. Sotto la pelle possiamo individuare un indurimento del tessuto. Spesso è la conseguenza di uno sforzo intenso, ma può presentarsi anche senza un motivo apparente. Alcune condizioni, oltre all’attività sportiva, aumentano la frequenza e l’intensità dell’attacco. Carenze nutrizionali, assunzione di farmaci come i diuretici, basso livello di elettroliti (potassio, magnesio, calcio), mantenimento di una posizione per un periodo troppo lungo di tempo.
«I crampi muscolari - spiegano alla Divisione di Ortopedia dell’Istituto di ricerca e cura Humanitas di Milano - possono risolversi, dopo un periodo più o meno lungo, sia spontaneamente sia con la trazione dei muscoli interessati. Anche dei massaggi ai muscoli colpiti dallo spasmo possono alleviare il disturbo». Se il problema si presenta in modo frequente è opportuno attenersi a quattro regole capaci di prevenire il crampo. La prima, non esagerare con l’attività fisica e cominciare sempre con stretching e riscaldamento.