Amici del cuore: la vita è più bella e anche più lunga con cani e gatti

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di Valeria Arnaldi
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Giovedì 13 Maggio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 06:37

Vivere con cani, gatti o altri animali domestici fa bene alla salute. Fisica e mentale. È la scienza a dirlo: allontana lo stress, favorisce l’attività fisica, riduce il rischio di problemi cardiaci, aiuta i più piccoli a sviluppare empatia e senso di responsabilità e gli anziani a mantenersi vigili e autonomi. E se studi e ricerche certificano i benefici della convivenza con i pet, l’esperienza li dimostra. Vivere con un cane o un gatto fa stare meglio. Non è un caso che, nel pieno della pandemia, le adozioni siano sensibilmente cresciute. Nel 2020, l’Enpa ha dato in adozione circa trentamila animali domestici, precisamente 29.630, tra i quali quasi diciottomila cani (17.815) con le più alte concentrazioni al Sud e nelle Isole, e all’incirca dodicimila gatti, perlopiù al Nord e al Centro. In media, dunque, la Protezione Animali ha trovato una casa a oltre 80 animali domestici al giorno, tutti i giorni. «Inizialmente, temevamo che, a fronte della pandemia con i conseguenti problemi per il lavoro, ci sarebbe stato un aumento di abbandoni – commenta Carla Rocchi, presidente Enpa – al contrario c’è stato un boom di adozioni. La spiegazione è di carattere antropologico e culturale. Nel momento difficile che stiamo vivendo, sono gli unici con i quali possiamo permetterci di dimenticare, per un po’, la pandemia. In generale, ci aiutano a vivere meglio. Si pensi, in particolare, agli anziani. Chi ha un cane lo porta fuori per la passeggiata, in questo modo fa attività fisica e socializza».

LA SOLITUDINE

Gli effetti sulla psiche sono evidenti. «La compagnia di un animale è un grande aiuto emotivo – afferma Cinzia Correale, psicologa esperta di pet therapy dell’Ordine degli Psicologi del Lazio – ci fa sentire meno soli e ci consente di fare pensieri positivi. Guardare un animale domestico crea una sensazione di benessere: provoca il rilascio di endorfine e l’abbassamento dei livelli di cortisolo, ormone dello stress. È la natura ad averci “programmato” in questo modo». Il nostro corpo lo sente e soprattutto lo “sa”. «Essere attratti dagli animali fa parte del nostro corredo biologico – prosegue Correale – I benefici interessano uomini e donne di ogni età, dai bambini agli anziani. I bimbi vedono il cane o gatto di casa come un vero amico, non a caso molti parlano con loro, e trovano così quell’accoglienza che può mancare da parte di coetanei o genitori, magari impegnati. Agli anziani la presenza di un animale di cui occuparsi assicura una routine importante per mantenersi autonomi. Non esistono studi di genere sugli effetti della convivenza con i pet, ma il meccanismo di attaccamento che si crea verso gli animali è simile a quello materno verso il figlio. Cani e gatti hanno elementi del muso che invitano a prendersi cura di loro.

Probabilmente le donne, in prima istanza, sono più propense. Sicuramente, lo dico anche da mamma di un bimbo nato da poco, prendersi cura di un cane è una bella palestra per chi desidera avere figli». Tra gli strumenti di “cura” dei pet, il pelo, il gusto del gioco e, per i gatti, le fusa. «Per i bimbi che, in ospedale, devono fare neuroriabilitazione – spiega Correale – la presenza di un cane è fortemente motivante. Un conto è lanciare una palletta nel vuoto, senza finalità, ben altro è tirarla perché il cane la riporti. È rilevante anche il tipo di pelo dell’animale, accarezzarlo può essere di conforto. Le fusa dei gatti, con il loro suono, costante, ciclico, fanno sentire sicuri, donano relax e benessere. E queste sensazioni aumentano quando il gatto, facendole, si accoccola vicino alla persona. È una sensazione di caldo conforto. Nuovi studi guardano all’importanza degli animali pure per persone con epilessia. Secondo una ricerca francese, i cani sarebbero in grado di sentire l’odore di una crisi imminente, permettendo così al soggetto di mettersi in sicurezza».

LA CIRCOLAZIONE

Non soltanto. Stando a uno studio apparso su Circulation, rivista dell’American Heart Association, citato in Italia dalla Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri sul proprio sito dottoremaeveroche.it, i cani renderebbero pure più lunga l’esistenza di chi vive con loro. «Avere un cane costringe a fare attività fisica e questo giova al cuore e alla circolazione – dice Cosimo Nume, di Fnomceo – Ricerche testimoniano un rapporto proporzionale diretto tra le attenzioni dedicate al proprio animale domestico e l’aumento delle possibilità di vita». Un pet, dunque, forse allunga la vita. Di certo, la migliora. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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