Calano i trapianti e si riscrivono le regole: dall'anonimato alla app per incentivare le donazioni

Il cuore batte forte. Sua figlia è tornata a vivere grazie a un trapianto. E il papà, un avvocato napoletano, ha forzato la legge per scoprire l’identità del donatore e incontrare i familiari che hanno dato l’assenso al prelievo degli organi, rendendo possibile l’atteso intervento chirurgico. «Ho fatto di tutto per rintracciarli, anche se dovrebbero restare anonimi. Ora siamo come fratelli», si commuove nel raccontarlo Giuseppe Campagnuolo. Una storia diventata un docufilm di Antonella…
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